L'indennità di accompagnamento è vincolata ad un accompagnatore?
Succede spesso che la gente è disorientata o disinformata sulle relative leggi. Spesso, ci viene posta una simile domanda: "L'indennità di accompagnamento è vincolata ad un accompagnatore?"
Noi di questo Blog, come al solito, ci siamo documentati ed abbiamo trovato in rete, da un sito che tratta il tema della disabilità, un simile quesito e ci apprestiamo a sottoporlo alla visione dei lettori:
"Buongiorno,a mio figlio di 19 anni, affetto da sindrome di Asperger, è stata concessa indennità di accompagnamento. Il ragazzo ha,come accade in questi casi, diverse iper-autonomie, e diverse disautonomie. Si muove benissimo da solo, è in grado di orientarsi perfettamente e di usare bus, metro e treni, e frequentare i suoi corsi. Un conoscente mi ha detto che con il beneficio concesso il ragazzo non potrà più andare da solo, e che se accadesse qualcosa noi andremmo incontro a pesanti sanzioni penali per negligenza, poichè per legge può uscire solo che accompagnato. Poichè una cosa del genere sarebbe per lui pesantissima, vorremmo gentilmente chiedere se tale informazione è fondata, e, nel caso lo fosse, se esiste un modo per far revocare il beneficio concesso. Grazie, e buon lavoro."
Risposta
"Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che l'indennità di accompagnamento è una provvidenza economica erogata a favore delle persone con disabilità riconosciute «invalide civili» nei cui confronti sia stata accertata una inabilità totale per disabilità fisiche o psichiche e che si trovino nella impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o che, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, necessitano di una assistenza continua.
Detto questo è necessario chiarire che il fatto di percepire l'indennità di accompagnamento non implica assolutamente che si possa uscire di casa soltanto se si è insieme ad un accompagnatore.
Un obbligo del genere, infatti, costituirebbe un limite alla libertà personale; il che è inammissibile sotto il profilo giuridico.
Va detto, poi, che spettando l'indennità di accompagnamento anche a chi è nell'impossibilità di svolgere una serie di atti quotidiani della vita, ma che non necessita dell'accompagnatore, ne consegue un motivo in più, per cui dal percepire tale indennità non può scaturirne l'obbligo di uscire solo con l'accompagnatore.
Inoltre, va sottolineato che non esiste nessuna norma giuridica che proibisce alle persone con disabilità titolari dell'indennità di accompagnamento, ma capaci di raggiungere un'autonomia più o meno elevata (magari ricorrendo ad ausili), di uscire di casa senza l'accompagnatore."
Fonte:"Centro per l'Autonomia Umbro"
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